Partito

Oltre 100 adesioni PD alla manifestazione CGIL del 25 ottobre

Noi aderiamo alla manifestazione nazionale della Cgil di sabato 25 ottobre perché:

Riteniamo, partendo dal presupposto che non si possano scambiare tutele con i diritti, che il diritto al reintegro in caso di licenziamento senza giusta causa non sia un orpello del passato, ma una difesa del soggetto più debole nel rapporto capitale-lavoro. Ad una generazione di precari non si può consegnare un futuro fatto di una vita lavorativa senza questa garanzia, che, in varie forme, c’è in tutta Europa;

Riteniamo un errore aver posto la fiducia al Senato e voler porla alla Camera su una legge-delega che necessita della più ampia discussione in Parlamento;

Riteniamo che, attraverso una forte mobilitazione sociale, siano possibili quei cambiamenti che recuperino lo spirito originario del Jobs Act: introduzione del contratto unico a tutele crescenti, estensione degli ammortizzatori sociali, convenienza del contratto a tempo indeterminato rispetto a quello determinato;

Riteniamo che se il contratto unico deve essere a tutele crescenti al termine di un triennio al lavoratore debba essere riconosciuta la pienezza dei diritti, compreso l’art. 18.

Pagani Paolo Esec. Provinciale Pd 

Balliana Massimo Direzione Provinciale Pd 

Bonzoni Louise Direzione Regionale

Bragaglio Claudio Direz. Regionale 

Bazzani Antonio Sindaco Bovezzo

Domenighini Matteo Segretario Prov. Giovani Dem.

Bandera Serafina Presidente Assemblea Prov. Pd

Curcio Andrea Segreteria Prov. Giovani Dem.



SI O NO AD UN PD “PARTITO DELLA NAZIONE”

Può darsi ch’io prenda un abbaglio (anche se mi seccherebbe un po’),  ma su questa storia del PD come “partito della Nazione” vedo troppa confusione. E pure un qualche elemento positivo.

Intanto bisognerebbe ripescare l’originaria riflessione di Alfredo Reichlin che ce l’ha proposto, per risparmiarci almeno stupidaggini. Poi porci in un’ottica di  non pregiudiziale contrarietà, cercando di andare come sinistra riformista ai nodi essenziali. E per noi più ostici e duri. V’è oggi in campo un’alternativa a Renzi, che vada oltre la battaglia giusta e sacrosanta su precise e decisive questioni (legge elettorale, riforma costituzionale, articolo 18, legge di stabilità…)? Intendo una  vera e propria “alternativa politica”? Un progetto che possa prevedere anche la costituzione d’un nuovo e diverso soggetto politico con relativa leadership? Con  chi, con Civati, Landini, Vendola…?

A seguito d’una simile realistica valutazione si aprono per la sinistra  i problemi più seri. Risparmiamoci intanto cervellotiche  linee di fuga e pure quella  voglia matta che serpeggia  spesso nel voler rimuovere – dopo la sofferta vicenda Bersani e Letta – una riflessione seria su noi stessi e sulle nostre attuali divisioni.

C’è una “terza via” tra il diventare tout court  renziani (come i Giovani Turchi) o antirenziani.. a prescindere? Penso di sì, ed a Brescia, come in Lombardia ci si sta provando mi pare positivamente, anche nell’ultima vicenda delle elezioni  della Provincia. Ma ciò che manca alla sinistra PD  è l’indispensabile quadro nazionale, oggi  letteralmente confuso e scomposto.

25 ottobre. Incoerente per un PD la piazza della CGIL?

Ho sostenuto il Sì per il voto di fiducia sull’art. 18 perché così è stato deciso dalla maggioranza del PD.  Ma il senso di responsabilità e di lealtà non è tale da dover rovesciare una diversa convinzione. In quel voto c’è il merito.  Già di per sé sbagliato. Ma poi anche un significato politico più generale, in tema di minori diritti del lavoro. Esplicito, tale significato, sia per chi s’è opposto, sia per chi l’ha condiviso. Su questo punto politico la vicenda non s’ è aperta certo  col voto del Parlamento,  ma neppure in quell’Aula  s’è  chiusa.

C’è chi vuol precludere la piazza ai PD che han votato la fiducia. C’è chi ritiene incoerente esser del PD ed in piazza il 25. C’è chi pensa che sia una piazza contro il Governo. C’è chi, da sprovveduto, sollecita persino misure disciplinari. Ma c’è anche chi del PD, coerentemente, ritiene che ci sia una piazza per una diversa politica del Governo.  Per quel che mi riguarda sono iscritto al PD da 7 anni ed alla Cgil da 43. In un PD che ha 7 anni ed in una Cgil che ne ha più di 100.

Vero che oggi va per la maggiore solo il nuovo. Ma è cosa anch’essa nel frattempo già diventata vecchia perché è ormai da più 20 anni, nel campo del centro sinistra soprattutto,  che si convive in partiti nati e sfornati come pizze. Anche se tutti nati e battezzati all’insegna finalmente d’un nuovo grande inizio, d’un nuovo grande partito, d’una nuova e sempre più grande storia.

Ma troppi ed ambiziosi padri fondatori  si son rivelati solo dei modesti eredi e, taluni, pure degli incauti affondatori.

Ricordo di Piero Favalli

Commemorazione ad un mese dalla scomparsa

Lo ricordano gli amici

Paolo Corsini, Claudio Bragaglio, Luciano Lussignoli, Bruno Bonera

Bovezzo- Sala consiliare- Venerdì 19 09 2014 ore 20.30

 

Il sindaco Bazzani in ricordo di Piero Favalli 22 08 14

Caro Piero,
è difficile, tremendamente difficile per la nostra comunità darti questo ultimo doloroso saluto, ma la tua amata Rosi, il tuo caro figlio Claudio, i tuoi parenti,  gli amici e i compagni, sanno che tu, in questo tuo troppo breve cammino nella vita, hai lasciato una traccia profonda che non ti farà dimenticare. Infatti Bovezzo manterrà viva la memoria di un Sindaco profondamente radicato nella vita del paese, primo cittadino, ma tra i cittadini, con i cittadini e per i cittadini.
Giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno hai lavorato tenacemente per la tua comunità. Questa è stata la tua bussola. Insieme all’etica e al senso del dovere. Quante intere giornate hai trascorso in Municipio per affrontare e cercare di risolvere sia il piccolo che il grande problema.
La tua vita, la tua militanza politica, il tuo impegno di amministratore sono segnati indelebilmente dall’ideale di giustizia, quasi a personificare il grande tentativo di un movimento, che si è ispirato ai temi dell'uguaglianza sociale, della dignità e del riscatto del lavoro e di cui tu hai fatto orgogliosamente parte fin dalla tua esperienza di operaio dell'OM.

UN VOTO PER PANZERI IN EUROPA

Cara amica, caro amico,

come saprai, il 25 maggio saremo chiamati a votare per il rinnovo del Parlamento Europeo.

Si tratta di un appuntamento decisivo e la posta in gioco è davvero alta: i venti dell’antieuropeismo, spinti dalla crisi e da una certa dose di opportunismo, rischiano di mettere a repentaglio le conquiste dell’Unione Europea.

Certo, sappiamo bene che c’è ancora molto da fare e che occorre un’Europa più vicina ai cittadini, più sensibile ai bisogni della popolazione e più democratica...

Mi candido per questo: per portare sui banchi del Parlamento la voce dell'Italia, ma anche per dare al nostro Paese una maggiore consapevolezza delle tante opportunità che l'Europa ci ha offerto e che non sempre siamo stati capaci di cogliere.

Se anche tu credi che sia possibile portare il cambiamento in Europa, utilizza questi ultimi giorni per convincere amici, colleghi e familiari a votare PD e a scrivere PANZERI.

Visita il mio sito www.panzeri2014.it e passaparola!

Un caro saluto,

Antonio Panzeri

 

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