Partito

Il Renzi 2 è sbarellato? 'Io speriamo che me la cavo', ma con un....Renzi 3

Ho persino l’impressione di confidare nell’intelligenza (ma soprattutto nello spirito di autoconservazione) di Renzi più di quanto stiano facendo molti inquieti renziani che vedono letteralmente sbarellare il 'loro' leader.

Prima la beatificazione delle primarie, da lui ficcate poi nel girone più profondo  dell’inferno.

Prima il povero Orfini a sostenere che il sindaco Marino era da difendere, senza se e senza ma, perché era l’antimafia capitale, poi con una battuta renziana un Sindaco da affossare.

Prima scuola e  precari subito, poi  invece  il tutto va slittato al prossimo anno con la scusa di 3 mila emendamenti fotocopia che verrebbero  bellamente scavalcati in aula persino dal più ebete dei canguri.

Dopo le regionali Renzi davanti ad un bivio. Dalla luna di miele a quella… di fiele?

Siamo ad un bivio: aut…aut.

O – in preda ad un irrefrenabile renzismo d’antan -  Renzi, con i renzisti a far da pretoriani, avanti tutta e per tirar diritto. Con un po’ d’aritmetica a dar loro il fondamento della ragion pura. Ma molto meno - penso – quello della ragion pratica. “Tot Regioni prima di me, dopo tot Regioni con me…”. Ed il conto  dei numeri torna. Se qua e là si perde è solo per colpa della sinistra interna-esterna, della Bindi, di Cofferati,  quindi avanti tutta con gli asfaltatori. Con la pretesa singolare di esigerne i voti, da quelli di sinistra, ma pure il loro inerte e sofferente silenzio, quindi… rottamiamoli ben bene. Alla svelta, prima che abbiano il tempo d’accorgersene e di gridare.

O viceversa – consapevoli che l’aritmetica non sostituisca la politica - non privarsi d'un qualche pensiero più realistico e d'una qualche preoccupazione in più.

Del tipo:

Nel triangolo delle Bermuda (che ruota attorno alla Presidenza del Consiglio) spariscono i problemi politici del Paese, di Regioni e di Città? C’è o no un calo vero del PD rispetto alle europee?  De Luca, con i De Mita ed i Cosentiniani, ed i prossimi guai con la Severino, ha un qualcosa a che vedere per davvero con il renzismo?  Emiliano, poi, renzista pure lui con la sua grande coalizione dall’Udc a Sel, e la sua propensione per un governo coi grillini?  E che dire della candidatura d’una renzista imposta, squalificata ed insulsa come la Moretti? A bella posta questa Ladylike, pretesa dagli avversari di Renzi e dalla lobby degli Inestetisti,  pur di far stravincere Zaia?  E della Paita, poi, con relativo capolavoro ligure già dalla primarie?

E via via elencando...

INCONTRO CON BERSANI, LUNEDI’ 18 MAGGIO, ORE 17.45, A BRESCIA

La Sinistra Riformista del Partito Democratico di Brescia promuove per  Lunedi 18 maggio, alle ore 17.45 presso l’Accademia LABA, via don Vender 66 (zona Urago Mella) Brescia,  un incontro con l’on. PIERLUIGI BERSANI.  Introduce PAOLO PAGANI, coordinatore provinciale della Sinistra Riformista. Interviene CHIARA BELOTTI, candidata PD al Consiglio Comunale di Lonato.

La difficile situazione politica ed economica, in Italia ed in Europa,  il dibattito sulle riforme costituzionali ed elettorali, le prospettive del PD e della sinistra italiana, nonché le politiche e le scelte del Governo Renzi costituiscono elementi di valutazione e di impegno per il cambiamento,  su cui approfondire la nostra riflessione ed avanzare proposte programmatiche e di iniziativa politica.

Presentazione del libro di Iginio Ariemma

Segnaliamo la presentazione del libro di Iginio Ariemma "IL TRAMONTO DI UNA GENERAZIONE. Dalla fine del PCI al Partito Democratico di Renzi"  Lunedì 27 aprile alle ore 18 presso la LABA via Don Vender 66, Urago Mella, Brescia. Partecipano i senatori Vannino Chiti, Alessandro Maran, Paolo Corsini e con Claudio Bragaglio, Pierangelo Ferrari, Iginio Ariemma, autore del libro.

Incontro organizzato e promosso da Fondazione DS Brescia

Documento della Sinistra Riformista del PD bresciano

Noi della Sinistra Riformista del Pd bresciano guardiamo con grande interesse, e soddisfazione, all’iniziativa unitaria di tutte le aree della sinistra interna del Pd che si è svolta sabato 21 Marzo a Roma, a cui abbiamo partecipato con una nostra delegazione. L’unificazione, anche organizzativa, della sinistra del Pd, come abbiamo ribadito e più volte sollecitato nei mesi scorsi, costituirebbe un fatto positivo sia per rafforzare ulteriormente il ruolo del Pd, sia per dare più forza al superamento di alcuni limiti di questa stagione di riforme. Una stagione che costituisce  un merito evidente del Governo Renzi, che ha introdotto elementi di cambiamento nella politica italiana. Mettendo a frutto, cosa che non va dimenticata, l’affermazione del centrosinistra alle elezioni del 2013 e l’azione del Governo Letta.

Riteniamo che alla Riforma costituzionale vadano apportati ulteriori significativi correttivi quali il rafforzamento del ruolo di terzietà del Presidente della Repubblica, i diritti delle minoranze parlamentari e una migliore definizione delle competenze di Stato e Regioni, attenuandone l’impianto troppo centralistico. La riforma elettorale, già significativamente cambiata rispetto alla proposta originaria, necessita, in rapporto alla riforma costituzionale, di almeno due modifiche sostanziali: la drastica riduzione dei capilista bloccati (o l’introduzione dei collegi uninominali) e la possibilità del collegamento tra liste fra primo e secondo turno, come peraltro avviene già nelle elezioni comunali.

 

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