In occasione dell’uscita del libro "POVERI E CAPITALE. LA POVERTÀ NELLA POLITICA" Prefazione di Mario Tronti (Ed. Scholé- Morcelliana, Brescia) Incontro sul tema "Cristianesimo, povertà, politica" con PAOLO SORBI, Autore PAOLO CORSINI, Storico, già Sindaco di Brescia ILARIO BERTOLETTI, Direttore di Morcelliana. Coordina il dibattito CLAUDIO BRAGAGLIO, Nuova Libreria Rinascita. Introduce DINO SANTINA, direttore dell’AAB. AAB associazione artisti bresciani, vicolo delle Stelle 4, Brescia, 3 dicembre, ore 17.30
Il libro: dall’antico grido di libertà del gladiatore e schiavo ribelle Spartaco alle nuove lotte nelle fabbriche moderne: secoli di storia della povertà. Di quei poveri che si auto-organizzano per liberarsi dallo sfruttamento, per il potere dei poveri, dei proletari, fino a uccidere e uccidersi tra loro, come testimonia la storia. I conflitti dei poveri sono descritti attraverso le storie di insurrezioni medioevali, rivolte, manifestazioni, proteste, di atti di pace e dialogo ed episodi come le guerre dei contadini durante la Riforma protestante tra fine Quattrocento e Cinquecento, le dinamiche dei rivoluzionari del 1789 a Parigi, dei proletari nella Russia del 1917. Non una sola storia, ma differenti interpretazioni. In “Poveri e capitale. La povertà nella politica” l’analisi viene condotta alla luce delle scienze umane: vengono descritti i complessi meccanismi della psicologia politica e dei raccordi con la sociologia nei processi di urbanizzazione e secolarizzazione, con la genesi antropologica del “capro espiatorio”.
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L’autore: Paolo Sorbi, sociologo laureatosi a Trento alla fine del’68, è stato tra i protagonisti del movimento di lotta antiautoritario degli studenti di Sociologia. Professore straordinario di Sociologia, per quasi quindici anni, all’Università Europea di Roma, dirige il CRIPPEG (Centro di Ricerche di psicologia politica e geopolitica) di quell’Università con una sede anche a Gerusalemme.
Tra i suoi testi: Emergenza antropologica. Per una nuova alleanza tra credenti e non redenti (con P. Barcellona, M. Tronti e G. Vacca, Guerini, 2012). Collabora con «Avvenire» e «Vita e Pensiero» sui temi della globalizzazione e dell’ebraismo contemporaneo.
Niente più d’una bugia rende omaggio alla verità. Bugia, quella dell’on. D’Alema quando sostiene,giorni fa sull’Huffington Post, che sulla vicenda del PD lui s’è battuto 15 anni per il “trattino” tra Centro e Sinistra, ovvero per una distinzione tra la sinistra riformista e l’area centrista cattolica.
Quando invece, nel periodo 2004-07, egli fu decisivo per la “fusione fredda” del PD. Per poi ritenerla un “amalgama mal riuscito”. Ma della sua precedente resistenza non v’è traccia alcuna. Ben più imbarazzanti delle parole, sono poi nel PD le bugie dei fatti. Sequenza lunga, a cui sta ponendo rimedio il nuovo PD di Zingaretti, uscito rafforzato dalla “tre giorni” di Bologna. Uno Statuto che stabiliva il valore fondativo delle Primarie per far coincidere il segretario politico con il capo del governo. Con tre milioni e mezzo di votanti che incoronarono Veltroni, dimessosi solo un anno e mezzo dopo!
Un “PD a vocazione maggioritaria” che, con la sua autosufficienza, ha perso tutte le elezioni nazionali, mentre ne ha vinte e molte - in Regioni e Città – ma con la strategia opposta, come partito unitivo, con alleanze larghe e civiche, come a Brescia con il Sindaco Del Bono.
Un PD che si staccava da corpi intermedi, sindacati, forze sociali con la sua “disintermediazione”.
Un segretario, Renzi, che assicurava serenità al Governo Letta, ma spalancandogli la botola sotto i piedi. Per non dire poi della guerra al M5S con Renzi, il più scatenato in campo, che ha costretto un riluttante Zingaretti a farci un Governo insieme, ma pure a subire una scissione del PD,disseminando poi di trappole il cammino del Governo.
Un sindacato moderno che trae forza dalle sue origini
Presentazione del libro di FRANCO GIUFFRIDA
presso NUOVA LIBRERIA RINASCITA
via Posta 7 Brescia
venerdì 8 novembre 2019, ore 14.30
con l'Autore partecipano
LUCA STANZIONE segretario generale Filt Lombardia
CLAUDIO BRAGAGLIO presidente Direzione PD Lombardia
ROCCO UNGARO già segretario generale Filt Lombardia
IVAN PANZICA segretario generale Filt Brescia
Ricordi precisi dell'attività sindacale, in particolare in Lombardia, uniti a ricordi personali, le varie posizioni presenti nel sindacato, diverse, come è giusto che sia in una realtà dialettica: l'Autore, lo dice chiaramente, appartiene alla corrente dei riformisti.
In un mondo in cambiamento, anche il mercato del lavoro non rimane statico. Ecco allora le opportunità e gli appuntamenti mancati anche da parte della CGIL, di fronte alla nascita di posizioni lavorative nuove, alla scomparsa di alcune di quelle vecchie, ai movimenti del mercato.
Tutelare i lavoratori e permettere l'inserimento di forze nuove significa capire il cambiamento e muoversi di conseguenza, senza arroccarsi su posizioni del passato, anche in campo sindacale.
Incontro organizzato a Brescia dal PD lombardo sul tema:
LE NUOVE SFIDE PER UNA LOMBARDIA SOSTENIBILE SABATO 9 Novembre 2019, dalle 8.45 alle 13.30. ISTITUTO ARTIGIANELLI, via Piamarta 6, Brescia. ---
9.15 Saluti: MICHELE ZANARDI segretario PD Provincia di Brescia VINICIO PELUFFO segretario PD Regione Lombardia SAMUELE ALGHISI Presidente Provincia di Brescia 9.45 Introduzione: CHIARA BRAGA Responsabile PD Sviluppo Sostenibile ALESSANDRO BRATTI Direttore generale ISPRA
1) ECONOMIA CIRCOLARE E POLITICHE ENERGETICHE MARCO BONOMETTI Presidente Confindustria Lombardia GIOVANNI VALOTTI Presidente A2A MARCO CIPRIANO Presidente CORE, Consorzio Recuperi Energetici PIER LUIGI MOTTINELLI Coordina
2) AGRICOLTURA E AMBIENTE CLAUDIA SORLINI Casa dell’Agricoltura MIRIAM COMINELLI Assessore all’Ambiente del Comune di Brescia ALBERTO MASSA SALUZZO Presidente Distretto neo rurale di Milano ANTONELLA FORATTINI Coordina
3) MOBILITÀ GLORIA ZAVATTA Ceo di AMAT, Agenzia mobilità, ambiente, territorio CLAUDIO BRAGAGLIO Presidente Agenzia del Trasporto pubblico (TPL) FEDERICO MANZONI Assessore alla Mobilità del Comune di Brescia GIAN ANTONIO GIRELLI Coordina
4) TERRITORIO E CAMBIAMENTO CLIMATICO MATTEO PILONI Consigliere regionale PD comm. Territorio SERENA GIACOMIN Italian Climate Network ALESSANDRO RUSSO CAP Holding SERENA RIGHINI Coordina
5) DISUGUAGLIANZE VALERIA NEGRINI Portavoce Forum Terzo Settore PAOLA GILARDONI Alleanza contro la povertà MISHA MASLENNIKO di OXFAM Italia, Rapporto sulle Disuguaglianze FABIO PIZZUL Coordina
Messo un punto fermo col nuovo Governo s’impone una riflessione. L’emergenza s’è affrontata - con Zingaretti alla guida PD - bene e con coraggio, anche se ricorrendo ad un “testa-coda” con il M5S. Ma l’eccezione non è ancora regola. Prioritaria, quindi, è la verifica della natura politica della alleanza con il M5S, sia per durata che per estensione anche a livello locale. Nervo scoperto. Anche il condivisibile Documento dei 18 Sindaci, proposto da: Sala, Del Bono, Gori…, rivendica il ruolo delle città. Ma che c’è di nuovo sotto il loro sole rispetto ad analoghi appelli, fatti da vent’anni in qua? Rispetto all’ambizione d’un “partito dei Sindaci” e con città di Centro Sinistra allora ben più numerose? Ciò che è mancato - e temo ancora manchi - è la convinzione del valore nazionale che può scaturire da un “progetto politico” che derivi dalla rappresentanza territoriale nel Paese. In ciò vedo anche una qualche rinuncia dei Sindaci ad esercitare l’autonomia d’un ruolo politico, che comporti scelte chiare e relativi rischi. Preferendo, spesso, un tranquillo primato locale, ciascuno nel proprio villaggio delle lontane Gallie.La conferma d’un acritico allineamento - con qualche eccezione – s’è riscontrato anche nei rapporti con il M5S. Dove, a fronte d’una equiparazione nazionale tra Lega e M5S, non mi pare si siano levate molte voci contro una visione che non aveva riscontro nei territori. Compresa Brescia. Penso a ciò che il sindaco Del Bono – intelligentemente – aveva detto con spirito di apertura sull’esperienza grillina in Loggia dell’avv. Gamba e poi sul neo candidato Ghidini. Constatando poi nel suo successo del 54% in città come vi fosse anche una parte del voto M5S.