Ancora le Primarie? Noto su Stampa e Social la riproposizione, con motivazioni che meritano un’ulteriore riflessione. In ogni caso è chiaro il bivio che Direzione ed Assemblea regionale hanno individuato per le cariche monocratiche. O ci sono Primarie con consenso della Coalizione o il PD può fare Primarie proprie, ma rompendo con la Coalizione. Tertium non datur.
A questo si aggiunga anche una riflessione più politica che mi viene dal motivato spunto offerto dall’amico Nicolò Gatta che mi chiama in causa come sostenitore delle primarie del 2013. Una contraddizione la mia? Proviamo a riavvolgere il nastro per coglierne sostanziali differenze.
Nel 2013, superati alcuni problemi interni al PD per la ricandidatura di Del Bono, ci si pose il problema d’un Centro Sinistra, allora frammentato. Con un PD diviso sulle scelte prioritarie, oscillanti tra centro e sinistra. Ho riletto vari interventi di allora e ne segnalo uno in particolare, quello di Federico Cancarini (presidente del Circolo Loda-Martinazzoli) molto lucido nel sostenere che “il PD bresciano non ha ancora rinunciato all’ininfluente alleanza con il Sel”, che ci pregiudica l’elettorato di centro. In quanto alle primarie, per questo nodo il PD cittadino le ha inizialmente contrastate. Esse riguardavano la proposta di Marco Fenaroli e della sinistra PD, quindi il “ressemblement” di forze a sinistra del PD. Su questo nodo segnalo l’intervento sulla stampa di Giovanni Fornoni, della segreteria cittadina, in risposta ad una sollecitazione del notaio dott. Barzellotti, favorevole alla proposta di Fenaroli. Fornoni obiettava che le primarie sono solo uno strumento, ma che il vero dubbio riguardava la credibilità della coalizione, sul fianco di sinistra.