Salvini tra le fiamme? Beato come non mai…ringrazia!

Leggo – divertito –  commenti veementi e dichiarazioni su Interrogazioni parlamentari riguardanti il “rogo della vecia” in sembianza di Salvini.  Povero Parlamento, neppure questa gli si risparmia! Ma a voler proprio metterla un po’ sul serio – in un’epoca inquietante di femminicidi – è il “giovedì grasso” che andrebbe abolito, con il suo “rogo della vecia”, come incitamento alla più grave delle violenze verso donne anziane. L’interrogazione leghista, partendo pure dalla difesa della dignità di Salvini,  dovrebbe quindi estendersi alla difesa della dignità di tutte le persone, anche per genere (donne, uomini e gay), per classi di età (bimbi, oltre che vecchie e vecchi), per colore di pelle (bianchi e non), per censo (sfruttati e sbaraccati vari) e, direi, anche  senza limitazione di luoghi (da piazze e sagrati, fino alle navi, a porti e mari, Mediterraneo compreso).
Non è che in una Interrogazione si possa sostenere che a Salvini gli vada per forza risparmiato il “rogo”, mentre a tutti gli altri – a cominciare anche dai poveri Di Maio e Toninelli vari – invece no. Una tale Interrogazione mi sentirei proprio di condividerla. Anche se non mi nascondo che abolendo questo ritaglio carnevalesco in piena Quaresima, si metterebbe a dura prova il Carnevale stesso. Per esempio, pensiamo alle trasgressioni sessiste di Bagolino, anche se lì son fatte da veci e vecie - i “mascher” - verso giovinotti e giovinotte, anche in tenera età. Sfiorando pure la pedofilia. Ma forse è troppo, se si pensa che per salvare Salvini da roghi e da sberleffi si debbano perdere voti cancellando il Carnevale. Ma – se c’è di mezzo la dignità - direi che pure questo – Lega o non Lega - debba esser fatto!

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