L’incomprensibile immobilismo del Centro Sinistra a Brescia

Si trascina da tempo un incomprensibile immobilismo nel Centro Sinistra a Brescia, con riferimento al prossimo futuro. Nonostante numerose sollecitazioni provenienti dall’interno del PD e dal Centro Sinistra. Da varie realtà sociali, civiche e –puntualmente – anche dalla Stampa locale.
La recente vicenda della Provincia ci ha consegnato il coraggio – in particolare anche del PD provinciale - d’una Coalizione ampia, con voti anche del M5S. Quando: Piano Cave, Ciclo Idrico e Depuratore del Garda si paravano di fronte come inaggirabili “cavalli di Frisia”. Ma l’esito del voto è stato comunque problematico. E tale rimane per il futuro, anche sulla Presidenza Alghisi. Come problematici sono stati gli esiti di vari Comuni – anche dell’Hinterland – che risultano allarmi finora inascoltati anche per il futuro della Città. E la stessa “Giunta dei Sindaci”.
Eppure tutte le esperienze precedenti - compresa quella del 2013 con la vittoria del Sindaco Del Bono - sono state ben preparate nel tempo con numerose iniziative, di cui però oggi non risulta traccia. Eppure, diversamente dal 2018, oggi ci si ritrova la candidatura d’un nuovo Sindaco. Con ciò che ne consegue, anche per la Coalizione. Perché, a Brescia come a Roma, molto è cambiato – rispetto al 2013 e 2018 - con liste sparite e liste nuove. Ma finora – pur sollecitato, da più parti - non si è ancora attivato un vero percorso di tavoli programmatici e di scelte politiche. Con la sensazione di “Partiti” che son sì …partiti, ma per mete ancora sconosciute.